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Polenta e renga GUSTI-AMO LA VAL D'ASTICO |
Un grande classico che nella cucina povera dei veneti di terraferma, assieme al bacalą (stoccafisso) era la renga (aringa) e ecostituiva il cibo che accompagnava frequentemente la polenta sia "calda" che "brustolą". I nostri nonni la mangiavano mettendo al centro del tavolo metteva un piatto con l'aringa e poi si intingeva la polenta per farne prendere il sapore. PREPARAZIONE Squamate le aringhe con un coltellino affģlato, mondatele, lavatele e ungetele di olio quindi fatele cuocere sulla griglia (gradela) posta sulla brace di legna, ungendole sovente con dell'altro olio. Una volta pronte diliscatele, apritele a metą ed irroratele con abbondante olio, lasciandole riposare per un paio d'ore. Servitele poi con polenta calda moribida o abbrustolita. Oltre all'olio alcuni usano cospargere con della cipolla fresca tagliata a fettine finissime. Altri cuociono le renghe, unte d'olio e avvolte in robusta carta oleata, mettendole sotto la cenere calda del camino. Un ultimo sistema č quello di far bollire la renga per 5 minuti, prima di pennellarla di olio e cuocerla sulla griglia. Il pregio di questo pesce aumenta comunque dopo una prolungata permanenza nell'olio che si impregna del suo sapore e che forma il famoso pocio di cui va matta la polenta! Buon appetito! |
INGREDIENTI - Aringhe salate o affumicate - Olio d'oliva - Polenta - Cipolla |